Igienizzare e sanificare sono due processi di pulizia completamente diversi, da non scambiare per sinonimi quando si utilizzano come parole.
Uno rappresenta un’azione di detersione profonda, che mira a eliminare lo sporco, l’altro interviene più a fondo, contrastando batteri e agenti patogeni.
In questo articolo si trovano le principali differenze tra i due metodi, oltre a una spiegazione su come sanificare con ozono grazie all’ozonizzatore domestico.
Differenza tra sanificare e igienizzare i capi
Igienizzazione e sanificazione sono processi di pulizia che differiscono enormemente, nonostante molte persone pensino che siano sinonimi e non conoscano il perché di queste differenze.
L’attenzione a un bucato pulito, infatti, spesso si interseca con l’esigenza di una detersione profonda capace di eliminare, oltre allo sporco, ogni traccia di batteri e agenti patogeni.
Cosa vuol dire igienizzare
Igienizzare indumenti significa pulirne profondamente le fibre per eliminare tutto lo sporco, anche quello più ostinato.
Non si tratta di un processo di disinfezione, perché i detersivi che vengono utilizzati non sono presidi medici riconosciuti attraverso la certificazione del Ministero della Salute.
Si tratta quindi di una via di mezzo tra la semplice pulizia e la sanificazione, che opera a un livello più profondo.
Cosa vuol dire sanificare
Sanificare, invece, deriva da “rendere sani” i capi. Per farlo è necessario operare con detergenti specifici capaci di eliminare anche i batteri e gli agenti patogeni.
In questo modo si riduce la carica microbiotica presente sui tessuti, diminuendo significativamente qualsiasi rischio di infezione.
La sanificazione, per esempio, è un processo molto importante per gli indumenti da lavoro (possiamo collegarci alla news di Igenial su come lavare le tute e gli altri abiti professionali) e per gli abiti e la biancheria dei più piccoli.
Inoltre, anche chi soffre di allergie avrà sollievo indossando capi perfettamente sanificati.
Sanificare con ozono
Quando si svolgono i cicli di lavatrice, oltre a igienizzare indumenti è possibile sanificare gli abiti grazie all’acqua con ozono.
Installando un ozonizzatore domestico, infatti, verrà immesso direttamente nell’acqua di lavaggio dell’ozono, dalle alte proprietà pulenti.
Questo gas naturale, a contatto con gli abiti, sprigiona ossigeno attivo, capace di eliminare i microbi presenti all’interno del cestello e facendo scomparire anche eventuali cattivi odori.
Utilizzare acqua con ozono, e quindi una sostanza microbiologicamente pura, sfrutta quindi le proprietà altamente pulenti di questo elemento e permette anche di igienizzare indumenti, eliminando lo sporco più ostinato.
Perché scegliere un ozonizzatore domestico
Grazie all’azione altamente pulente, l’acqua con ozono permette di effettuare lavaggi in lavatrice a basse temperature.
Il risparmio in bolletta sarà notevole, oltre al guadagno per l’ambiente, grazie allo spreco di molti meno litri di acqua per ogni ciclo.
Con l’ozonizzatore domestico si riducono anche i tempi di lavaggio. Infatti bastano cicli brevi da 30 minuti per avere un bucato perfetto e sanificato.
Il detersivo diventa quasi superfluo: se ne può infatti utilizzare una percentuale ridotta o eliminarlo del tutto e godere di abiti igienizzati profondamente.
Anche l’ammorbidente non sarà più necessario perché, l’assenza di elettricità statica durante il lavaggio, lascerà le fibre naturalmente morbide.
L’acqua con ozono permette anche tutelare i colori degli abiti, che restano luminosi nel tempo e non rischiano di scolorire.
Lavando a basse temperature, infatti, eventuali residui di colore rilasciati da capi nuovi non andranno a fissarsi sulle fibre degli altri abiti presenti nel cestello.
Ecco perché con un ozonizzatore domestico si possono lavare insieme i bianchi e i colorati, riducendo il numero di lavatrici.
Questo dispositivo rende più longeva la lavatrice, riducendo le operazioni di manutenzione e lasciando a ogni lavaggio il cestello perfettamente pulito e igienizzato.
Infine, dal punto di vista ambientale, l’ozonizzatore domestico è un dispositivo sostenibile.
Evita di immettere nello scarico residui di detersivi e sostanze chimiche, oltre a consentire un notevole risparmio energetico, ottimizzando il numero, i tempi e le temperature dei lavaggi.
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